CIRCOSCRIVIAMO: CIRCOSCRIZIONE 3

Parliamo della Circoscrizione che rappresenti, la Circoscrizione 3.

Innanzitutto i nostri confini sono a nord corso Francia, a partire da corso Inghilterra e arrivando fino a Grugliasco. A sud arriviamo fino all’altezza di parco Ruffini, piazza Marmolada, infine ad est corso Mediterraneo/Castelfidardo fino a tornare a piazza Statuto. È la circoscrizione più grande della città, ha circa 130 mila abitanti e comprende quartieri molto distanti e diversi tra loro, alcuni anche considerabili «periferie». Questo di certo non semplifica i rapporti Circoscrizione-abitanti, perché questi ultimi si sentono lontani da essa. Per tale ragione noi spingiamo molto sul creare rete e cerchiamo di stimolare le associazioni ad agire sul territorio.

Quindi il tema dell’associazionismo è tra i temi affrontati più importanti.

Sì, sicuramente. Per ora noi abbiamo presentato pochi documenti politici in senso stretto. Abbiamo cercato di avere un occhio di riguardo per le zone periferiche e soprattutto nella concessione di locali e spazi della Circoscrizione alle associazioni che ne facevano richiesta, ad esempio in via De Sanctis, proprio per mostrarci attivi nel territorio. Abbiamo cercato anche di dare un apporto economico a questi progetti di educazione e inclusione. Volevamo stimolare associazioni che finora si erano sentite escluse, ricordando loro che più in là si spingono, più la popolazione riesce a vederle. Sicuramente il ruolo di coordinatore al bilancio, al patrimonio e all’organizzazione degli uffici mi impegna in certi ambiti più che in altri.

Visto che l’hai citato, parliamo del tuo ruolo di coordinatore. Di che cosa ti occupi?

I coordinatori sono sei Consiglieri eletti che dirigono le Commissioni e compongono la Giunta. Io sono coordinatore della 1° Commissione. Ognuno ha il proprio ambito di interesse e riceve le interpellanze da parte dei Consiglieri sul tema che li riguarda. Noi coordinatori, prima di portare gli atti al Consiglio, ne discutiamo in Giunta. In quest’organo si è quasi tutti della stessa coalizione ma si può anche aderire a partiti diversi. Ritengo che siamo molto aperti come Giunta. Non bocciamo mai a prescindere e cerchiamo di mostrarci collaborativi il più possibile con la minoranza. Parlando con alcuni colleghi di altre Giunte, mi è stato dato di capire che non succede in tutte le Circoscrizioni. Come coordinatore è essenziale avere doti di mediatore.

E i rapporti con il Consiglio comunale come sono?

Ad ora, come detto, abbiamo portato pochi documenti in Consiglio. Abbiamo visto spesso l’Assessora Foglietta, che si occupa di transizione ecologica, parcheggi e viabilità. Infatti, di recente abbiamo lavorato molto su zone car free davanti alle scuole e sui progetti di piste ciclabili. In particolare, è in corso il progetto di una ciclabile a doppio senso che collegherà parco Ruffini e corso Castelfidardo, passando per via Braccini fino a piazza Robilant, permettendo di riqualificare tutta la zona. Ne abbiamo discusso martedì [12 luglio nda] con la popolazione in una sala del Consiglio di Circoscrizione piena. Sono rimasto sorpreso dal consenso ottenuto. Infatti, pur avendo comunicato che si sarebbero tagliati centoquaranta posti auto, le lamentele sono state pressoché zero. Noi stiamo seguendo la linea del Comune e della Regione di dare più scelte possibili sul mezzo da utilizzare per spostarsi.

Invece, a livello di giovani in Circoscrizione, qual è la vostra situazione?

Allora, noi siamo quattro under 30 in maggioranza e due in minoranza, quindi sei su venticinque. Siamo addirittura tre del mio partito. Essere un coordinatore giovane è stimolante. Molti ti prendono sotto la propria ala. Mi è successo quando collaboravo con l’Ufficio «locali», che mi ha aiutato molto per i progetti di cui parlavo prima sugli spazi da dare alle associazioni. Si lavora bene e le persone sono molto accoglienti. La minoranza non gioca affatto su questo fattore di mancanza di esperienza.

Tu fai parte dell’ente di prossimità più vicino al cittadino. È vero che è vicino al cittadino o c’è distanza?

Secondo me la distanza deriva spesso dal fatto che non si sa che la Circoscrizione è il primo ente a cui ci si può rivolgere quando si avverte una necessità. Noi possiamo anche avere un ruolo di collegamento con il Consiglio e il fatto che siamo dello stesso colore del Consiglio è sicuramente un vantaggio. Basta che la popolazione si focalizzi sull’idea di partire dalla Circoscrizione e questo passa in gran parte attraverso la conoscenza di che cosa ci occupiamo e di che cosa facciamo. Ad esempio, a livello di urbanistica e gestione del verde abbiamo un ruolo importante e ci scrivono in molti, soprattutto adesso con il periodo di siccità. Poi, come dicevamo all’inizio, essere un’area grande e varia non semplifica il lavoro.

Concludiamo con la consueta domanda personale. Qual è il tuo primo bilancio di questa esperienza in Circoscrizione?

Io ho sempre fatto parte di associazioni che lavoravano con i ragazzi. Quando mi è stata proposta la strada politica, non la vedevo come una cosa fattibile. Dopo, quando mi hanno convinto ad entrare in questo mondo, ho iniziato a vederla come una continuazione fisiologica del servizio fatto prima nell’associazionismo. Prima ero al servizio dei più giovani, ora sono al servizio non solo della popolazione che mi ha eletto ma in generale di chi fa parte del territorio che rappresento. Sicuramente ti porta via parecchio tempo, però dà anche molti frutti di cui godere. Potrei essere io a consigliare a mia volta quest’esperienza.